FALSE E VERE
DEVOZIONI A MARIA
90.
Esposte queste cinque verità, bisogna
ora finalmente fare una buona scelta della vera
devozione alla Santa Vergine, poiché vi sono delle false devozioni che è facile prendere come
vere.
Il demonio, come un falsario e ingannatore sperimentato, ha già raggirato e fatto
perdere tante anime con una falsa devozione alla Santa Vergine; e ogni giorno, nella sua
diabolica esperienza, si dà da fare per perderne molte altre, illudendole e facendole
addormentare nel peccato, con il pretesto di qualche preghiera, recitata male, e di qualche
pratica esteriore da lui suggerita. Come un falsario non contraffa di solito che l'oro e l'argento
e solo raramente gli altri metalli, perché non ne vale la pena, così lo spirito maligno non
falsifica tante altre devozioni, ma quelle di Gesù e di Maria, cioè la devozione all'Eucaristia e
quella mariana, perché queste rappresentano ciò che l'oro e l'argento sono in confronto agli
altri metalli.
91. E' dunque molto importante conoscere anzitutto le false devozioni alla Vergine Santa per
evitarle, e quella vera per abbracciarla. In secondo luogo, tra le tante e diverse pratiche della
vera devozione alla Santa Vergine, bisogna conoscere quella che è la più perfetta e gradita alla
Santa Vergine, la più gloriosa per Dio e la più santificante per noi, per impegnarci a viverla.
92. Ho trovato sette specie di false devozioni alla Santa Vergine:
hanno in fondo una certa devozione alla Santa Vergine, ma che criticano quasi tutte le pratiche
di essa che le persone semplici rivolgono semplicemente e santamente a questa buona Madre.
Le criticano perché tali pratiche non sono di loro gusto; mettono in dubbio tutti i miracoli e i
racconti riportati da autori degni di fede, o tratte dalle cronache degli ordini religiosi, che
testimoniano le misericordie e la potenza della Vergine Santa; guardano con fastidio le persone
semplici e umili inginocchi davanti a un altare, o ad un'immagine della Vergine, a volte in un
angolo della strada, per pregare Dio; e li accusano pure di idolatria, come se adorassero il
legno o la pietra; dicono che - per quanto li riguarda - non amano per nulla queste devozioni
esteriori e che non sono così deboli di spirito da aggiungere alla fede tutti quei racconti e
storielle circa la Santa Vergine. Quando vengono poi riferite loro le lodi meravigliose che i santi
Padri tributano alla Vergine Santa, essi rispondono dicendo che quelli hanno parlato da oratori,
esagerando, oppure ne danno una loro spiegazione alterata. Questa specie di falsi devoti e di
persone orgogliose e mondane è molto da temere; essi fanno un torto enorme alla Vergine
Santa e riescono ad allontanare il popolo, con il pretesto di estirparne gli abusi.
94. I devoti scrupolosi sono persone che temono di disonorare il Figlio onorando la Madre, di
abbassare l'uno elevando l'altra. Non sanno accettare che vengano attribuite alla Santa
Vergine le lodi giustissime che le hanno dato i santi Padri; accettano con difficoltà che vi sia più
gente inginocchiata davanti all'altare della Santa Vergine che davanti al Santissimo
Sacramento, come se l'uno fosse contro l'altro, come se coloro che pregano la Santa Vergine
non pregassero Gesù Cristo per mezzo di lei! Non vogliono che si parli Spesso della Vergine
Santa e che ci si rivolga a lei tanto di frequente. Ecco alcune loro affermazioni ricorrenti: A che
servono tanti Rosari, tante confraternite e tante pratiche esteriori di devozione mariana?
Quanta ignoranza in questi casi! Si mette in ridicolo la nostra fede! Parlatemi di chi è devoto di
Gesù Cristo (e lo nominano senza scoprirsi il capo, lo dico tra Parentesi): bisogna ricorrere a
Gesù Cristo, è lui il nostro unico mediatore; bisogna pregare Gesù Cristo, ecco ciò che è serio!
Quanto essi dicono è vero da una parte, ma l'applicazione che ne fanno, per impedire la
devozione alla Santa Vergine, è molto pericolosa; è un tranello del demonio, con il pretesto di
un bene maggiore; infatti non si onora di più Gesù Cristo che quando si onora molto la Santa
Vergine; si onora lei allo scopo di onorare più perfettamente Gesù Cristo; si va infatti a lei
come alla strada per giungere al traguardo del cammino, che è Gesù.
95. La Santa Chiesa, con lo Spirito Santo, benedice prima la Santa Vergine e poi Gesù Cristo:
«Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo, Gesù». Non perché la Santa
Vergine sia, più di Gesù Cristo, o uguale a lui: sarebbe un'eresia intollerabile; ma è che per
benedire più perfettamente Gesù Cristo, bisogna prima benedire Maria. Diciamo dunque con
tutti i veri devoti della Vergine Santa, contro questi falsi devoti scrupolosi: «O Maria, tu sei
benedetta tra tutte le donne e benedetto è il frutto del tuo grembo, Gesù».
96. I devoti esteriori sono persone che fanno consistere tutta la devozione alla Santa Vergine
nelle pratiche esteriori; esse non gustano che l'esteriore della devozione alla Santa Vergine,
perché non hanno uno spirito interiore; recitano molti Rosari, ma in fretta; ascoltano molte
Messe, ma senza attenzione; vanno alle processioni, ma senza devozione; si iscrivono a tutte
le confraternite, ma senza cambiare vita, senza vincere le loro passioni e senza giungere a
imitare le virtù di questa Vergine santissima. Non amano che l'aspetto sensibile della
devozione, senza gustarne la sostanza; se non trovano gusto sensibile nelle loro pratiche,
credono che non siano efficaci e se ne distaccano, le abbandonano, o le fanno a capriccio. Il
mondo è pieno di questa specie di devoti esteriori e nessuno più di loro critica le persone di
orazione, che si applicano all'interiore come all'essenziale, senza disprezzare l'esteriore di
modestia, che sempre accompagna la vera devozione.
97. I devoti presuntuosi sono dei peccatori abbandonati alle proprie passioni, o degli amanti
del mondo, i quali, sotto il bel nome di cristiani e di devoti della Santa Vergine, nascondono
l'orgoglio, o l'avarizia, o l'impurità, o l'ubriachezza, o la collera, o la bestemmia, o la
maldicenza o l’ingiustizia, ecc. Essi dormono tranquilli nelle loro cattive abitudini, senza
sforzarsi molto per correggersi, con la scusa che sono devoti della Vergine e pensano che Dio li
perdonerà e che non moriranno senza essersi confessati e che non andranno dannati perché
recitano il Rosario, digiunano il sabato, sono iscritti la confraternita del Santo Rosario o a
quella dello Scapolare, o perché sono membri di un'associazione, o portano l'abitino o la
catenella della Santa Vergine, ecc. Quando si dice loro che questa devozione non è che una
illusione del demonio e una pericolosa presunzione, capace di perderli, essi non lo vogliono
credere; rispondono che Dio è buono e misericordioso, che non ci ha creati per dannarci e che
non c'è uomo che non pecchi; dicono che non moriranno senza confessarsi e che un buon mea
culpa in punto di morte basterà; e aggiungono che in più sono devoti della Santa Vergine,
portano lo scapolare e recitano in suo onore ogni giorno sette Pater e sette Ave fedelmente e
senza ostentazione, e anzi ogni tanto recitano pure il Rosario e l'ufficio della Santa Vergine e
che digiunano, ecc. A conferma di quanto dicono e per accecarsi ancor più, raccontano qualche
episodio, sentito o letto sui libri, non importa loro se vero o falso, in cui si dice di qualcuno,
morto in peccato mortale e senza confessarsi, e che, avendo in vita recitato qualche preghiera
o compiuto qualche pratica di devozione alla Santa Vergine, sarebbe stato fatto risuscitare per
confessarsi, o che la sua anima sarebbe rimasta miracolosamente nel corpo fino a che non
avesse potuto confessarsi, oppure che, per la misericordia della Vergine Santa, abbia ottenuto
da Dio, in punto di morte, la contrizione e il perdono dei suoi peccati e con questo sia stato
salvato. E concludono dicendo che sperano la stessa cosa per loro stessi.
98. Nulla, nel cristianesimo, è più condannabile di una simile presunzione diabolica; come si
può dire infatti di amare e onorare davvero la Santa Vergine, quando a causa dei propri
peccati, si continua a colpire, a trafiggere, a mettere in croce e ad offendere senza pietà Gesù
Cristo suo Figlio? Se Maria si facesse un dovere di salvare con la sua misericordia simili
persone, sarebbe come se autorizzasse la colpa e contribuisse ad oltraggiare e a crocifiggere il
Figlio suo; chi oserebbe mai pensare questo?
99. Io sono convinto che se si abusa in questo modo della devozione alla Santa Vergine, che è
la più santa e la più solida delle devozioni, dopo quella a Gesù Cristo Signore, si commette un
orribile sacrilegio, il più grave e meno perdonabile, dopo quello della Comunione ricevuta
indegnamente. Ammetto che per essere un vero devoto della Vergine Santa, non è
strettamente necessario essere cosi santo da evitare ogni peccato, anche se ciò sarebbe
augurabile, ma - si noti bene ciò che dico - bisogna almeno:
1°. essere sinceramente decisi ad evitare almeno tutti i peccati mortali, che offendono tanto la Madre quanto il Figlio;
2°. sforzarsi di evitare ogni altro peccato;
3°. iscriversi alle confraternite, recitare il Rosario o altre preghiere, digiunare il sabato, ecc.
100. Tutto questo è mirabilmente utile alla conversione di un peccatore, anche indurito. Se tu
che leggi fossi uno di questi, se avessi pure un piede sull'abisso, io ti consiglio queste pratiche,
ma a condizione che tu compia tali buone opere con l'intenzione di ottenere da Dio, per
intercessione della Vergine Santa, la grazia della contrizione e del perdono dei tuoi peccati e
per vincere le tue cattive abitudini, e non per rimanere pigramente nello stato di peccato,
resistendo ai rimorsi di coscienza, all'esempio di Gesù Cristo e dei santi e agli insegnamenti del
santo Vangelo.
101. I devoti incostanti sono coloro che manifestano devozione alla Santa Vergine solo a
intervalli e in modo volubile: ora sono fervorosi e ora tiepidi; ora sembrano pronti a tutto per
servirla e poco dopo non sono più gli stessi. A un momento vorrebbero abbracciare tutte le
pratiche di devozione alla Santa Vergine, dare il nome a tutte le confraternite, e poi non ne
praticano per nulla le regole con fedeltà; cambiano come la luna, e Maria li mette sotto i suoi
piedi come questa, perché sono instabili e non meritano di essere posti tra i servitori di questa
Vergine fedele, i quali invece hanno come divisa la fedeltà e la costanza. Piuttosto che caricarsi
di tante preghiere e pratiche di devozione, è meglio farne poche con amore e perseveranza,
resistendo al mondo, al demonio e alla carne.
102. Vi sono altri falsi devoti della Vergine Santa che sono gli ipocriti. Questi coprono i loro
peccati e le cattive abitudini sotto il manto di questa Vergine fedele, per apparire agli occhi
degli altri diversi da quello che sono.
103. Un'altra categoria sono i devoti interessati, i quali ricorrono alla Vergine Santa solo per
vincere qualche processo, o per evitare un pericolo, guarire da una malattia, o per qualche
altro bisogno di questo genere; senza queste circostanze la dimenticherebbero. Gli uni e gli
altri sono falsi devoti, senza valore davanti a Dio e alla sua santa Madre.
104. Facciamo dunque bene attenzione per non essere nel numero dei devoti critici, che non
credono a nulla e criticano tutto; né dei devoti scrupolosi, che temono di essere troppo devoti
della Santa Vergine in rapporto a Gesù Cristo; né dei devoti esteriori, che fanno consistere
tutta la devozione in pratiche esteriori; né dei devoti presuntuosi, che con il pretesto della loro
falsa devozione alla Santa Vergine marciscono nel peccato; né dei devoti incostanti, che
cambiano con leggerezza le loro pratiche di devozione, o alla prima tentazione le abbandonano
del tutto; né dei devoti ipocriti, che si iscrivono alle confraternite e portano le insegne della
Vergine Santa per farsi credere buoni; né infine dei devoti interessati, che ricorrono alla
Vergine Santa solo per essere liberati dai mali del corpo, o per ottenere dei beni temporali.
105. Dopo aver smascherato e condannato le false devozioni alla Santa Vergine, bisogna ora
brevemente descrivere quella vera, che invece è:
devozione alla Santa Vergine, poiché vi sono delle false devozioni che è facile prendere come
vere.
Il demonio, come un falsario e ingannatore sperimentato, ha già raggirato e fatto
perdere tante anime con una falsa devozione alla Santa Vergine; e ogni giorno, nella sua
diabolica esperienza, si dà da fare per perderne molte altre, illudendole e facendole
addormentare nel peccato, con il pretesto di qualche preghiera, recitata male, e di qualche
pratica esteriore da lui suggerita. Come un falsario non contraffa di solito che l'oro e l'argento
e solo raramente gli altri metalli, perché non ne vale la pena, così lo spirito maligno non
falsifica tante altre devozioni, ma quelle di Gesù e di Maria, cioè la devozione all'Eucaristia e
quella mariana, perché queste rappresentano ciò che l'oro e l'argento sono in confronto agli
altri metalli.
91. E' dunque molto importante conoscere anzitutto le false devozioni alla Vergine Santa per
evitarle, e quella vera per abbracciarla. In secondo luogo, tra le tante e diverse pratiche della
vera devozione alla Santa Vergine, bisogna conoscere quella che è la più perfetta e gradita alla
Santa Vergine, la più gloriosa per Dio e la più santificante per noi, per impegnarci a viverla.
92. Ho trovato sette specie di false devozioni alla Santa Vergine:
1°.
i devoti
critici;
2°. i devoti scrupolosi;
3°. i devoti esteriori;
4°. i devoti presuntuosi;
5°. i devoti incostanti;
6°. i devoti ipocriti;
7°. i devoti interessati.
93. I devoti
critici sono di solito degli
intellettuali orgogliosi, spiriti forti e presuntuosi, che2°. i devoti scrupolosi;
3°. i devoti esteriori;
4°. i devoti presuntuosi;
5°. i devoti incostanti;
6°. i devoti ipocriti;
7°. i devoti interessati.
hanno in fondo una certa devozione alla Santa Vergine, ma che criticano quasi tutte le pratiche
di essa che le persone semplici rivolgono semplicemente e santamente a questa buona Madre.
Le criticano perché tali pratiche non sono di loro gusto; mettono in dubbio tutti i miracoli e i
racconti riportati da autori degni di fede, o tratte dalle cronache degli ordini religiosi, che
testimoniano le misericordie e la potenza della Vergine Santa; guardano con fastidio le persone
semplici e umili inginocchi davanti a un altare, o ad un'immagine della Vergine, a volte in un
angolo della strada, per pregare Dio; e li accusano pure di idolatria, come se adorassero il
legno o la pietra; dicono che - per quanto li riguarda - non amano per nulla queste devozioni
esteriori e che non sono così deboli di spirito da aggiungere alla fede tutti quei racconti e
storielle circa la Santa Vergine. Quando vengono poi riferite loro le lodi meravigliose che i santi
Padri tributano alla Vergine Santa, essi rispondono dicendo che quelli hanno parlato da oratori,
esagerando, oppure ne danno una loro spiegazione alterata. Questa specie di falsi devoti e di
persone orgogliose e mondane è molto da temere; essi fanno un torto enorme alla Vergine
Santa e riescono ad allontanare il popolo, con il pretesto di estirparne gli abusi.
94. I devoti scrupolosi sono persone che temono di disonorare il Figlio onorando la Madre, di
abbassare l'uno elevando l'altra. Non sanno accettare che vengano attribuite alla Santa
Vergine le lodi giustissime che le hanno dato i santi Padri; accettano con difficoltà che vi sia più
gente inginocchiata davanti all'altare della Santa Vergine che davanti al Santissimo
Sacramento, come se l'uno fosse contro l'altro, come se coloro che pregano la Santa Vergine
non pregassero Gesù Cristo per mezzo di lei! Non vogliono che si parli Spesso della Vergine
Santa e che ci si rivolga a lei tanto di frequente. Ecco alcune loro affermazioni ricorrenti: A che
servono tanti Rosari, tante confraternite e tante pratiche esteriori di devozione mariana?
Quanta ignoranza in questi casi! Si mette in ridicolo la nostra fede! Parlatemi di chi è devoto di
Gesù Cristo (e lo nominano senza scoprirsi il capo, lo dico tra Parentesi): bisogna ricorrere a
Gesù Cristo, è lui il nostro unico mediatore; bisogna pregare Gesù Cristo, ecco ciò che è serio!
Quanto essi dicono è vero da una parte, ma l'applicazione che ne fanno, per impedire la
devozione alla Santa Vergine, è molto pericolosa; è un tranello del demonio, con il pretesto di
un bene maggiore; infatti non si onora di più Gesù Cristo che quando si onora molto la Santa
Vergine; si onora lei allo scopo di onorare più perfettamente Gesù Cristo; si va infatti a lei
come alla strada per giungere al traguardo del cammino, che è Gesù.
95. La Santa Chiesa, con lo Spirito Santo, benedice prima la Santa Vergine e poi Gesù Cristo:
«Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo, Gesù». Non perché la Santa
Vergine sia, più di Gesù Cristo, o uguale a lui: sarebbe un'eresia intollerabile; ma è che per
benedire più perfettamente Gesù Cristo, bisogna prima benedire Maria. Diciamo dunque con
tutti i veri devoti della Vergine Santa, contro questi falsi devoti scrupolosi: «O Maria, tu sei
benedetta tra tutte le donne e benedetto è il frutto del tuo grembo, Gesù».
96. I devoti esteriori sono persone che fanno consistere tutta la devozione alla Santa Vergine
nelle pratiche esteriori; esse non gustano che l'esteriore della devozione alla Santa Vergine,
perché non hanno uno spirito interiore; recitano molti Rosari, ma in fretta; ascoltano molte
Messe, ma senza attenzione; vanno alle processioni, ma senza devozione; si iscrivono a tutte
le confraternite, ma senza cambiare vita, senza vincere le loro passioni e senza giungere a
imitare le virtù di questa Vergine santissima. Non amano che l'aspetto sensibile della
devozione, senza gustarne la sostanza; se non trovano gusto sensibile nelle loro pratiche,
credono che non siano efficaci e se ne distaccano, le abbandonano, o le fanno a capriccio. Il
mondo è pieno di questa specie di devoti esteriori e nessuno più di loro critica le persone di
orazione, che si applicano all'interiore come all'essenziale, senza disprezzare l'esteriore di
modestia, che sempre accompagna la vera devozione.
97. I devoti presuntuosi sono dei peccatori abbandonati alle proprie passioni, o degli amanti
del mondo, i quali, sotto il bel nome di cristiani e di devoti della Santa Vergine, nascondono
l'orgoglio, o l'avarizia, o l'impurità, o l'ubriachezza, o la collera, o la bestemmia, o la
maldicenza o l’ingiustizia, ecc. Essi dormono tranquilli nelle loro cattive abitudini, senza
sforzarsi molto per correggersi, con la scusa che sono devoti della Vergine e pensano che Dio li
perdonerà e che non moriranno senza essersi confessati e che non andranno dannati perché
recitano il Rosario, digiunano il sabato, sono iscritti la confraternita del Santo Rosario o a
quella dello Scapolare, o perché sono membri di un'associazione, o portano l'abitino o la
catenella della Santa Vergine, ecc. Quando si dice loro che questa devozione non è che una
illusione del demonio e una pericolosa presunzione, capace di perderli, essi non lo vogliono
credere; rispondono che Dio è buono e misericordioso, che non ci ha creati per dannarci e che
non c'è uomo che non pecchi; dicono che non moriranno senza confessarsi e che un buon mea
culpa in punto di morte basterà; e aggiungono che in più sono devoti della Santa Vergine,
portano lo scapolare e recitano in suo onore ogni giorno sette Pater e sette Ave fedelmente e
senza ostentazione, e anzi ogni tanto recitano pure il Rosario e l'ufficio della Santa Vergine e
che digiunano, ecc. A conferma di quanto dicono e per accecarsi ancor più, raccontano qualche
episodio, sentito o letto sui libri, non importa loro se vero o falso, in cui si dice di qualcuno,
morto in peccato mortale e senza confessarsi, e che, avendo in vita recitato qualche preghiera
o compiuto qualche pratica di devozione alla Santa Vergine, sarebbe stato fatto risuscitare per
confessarsi, o che la sua anima sarebbe rimasta miracolosamente nel corpo fino a che non
avesse potuto confessarsi, oppure che, per la misericordia della Vergine Santa, abbia ottenuto
da Dio, in punto di morte, la contrizione e il perdono dei suoi peccati e con questo sia stato
salvato. E concludono dicendo che sperano la stessa cosa per loro stessi.
98. Nulla, nel cristianesimo, è più condannabile di una simile presunzione diabolica; come si
può dire infatti di amare e onorare davvero la Santa Vergine, quando a causa dei propri
peccati, si continua a colpire, a trafiggere, a mettere in croce e ad offendere senza pietà Gesù
Cristo suo Figlio? Se Maria si facesse un dovere di salvare con la sua misericordia simili
persone, sarebbe come se autorizzasse la colpa e contribuisse ad oltraggiare e a crocifiggere il
Figlio suo; chi oserebbe mai pensare questo?
99. Io sono convinto che se si abusa in questo modo della devozione alla Santa Vergine, che è
la più santa e la più solida delle devozioni, dopo quella a Gesù Cristo Signore, si commette un
orribile sacrilegio, il più grave e meno perdonabile, dopo quello della Comunione ricevuta
indegnamente. Ammetto che per essere un vero devoto della Vergine Santa, non è
strettamente necessario essere cosi santo da evitare ogni peccato, anche se ciò sarebbe
augurabile, ma - si noti bene ciò che dico - bisogna almeno:
1°. essere sinceramente decisi ad evitare almeno tutti i peccati mortali, che offendono tanto la Madre quanto il Figlio;
2°. sforzarsi di evitare ogni altro peccato;
3°. iscriversi alle confraternite, recitare il Rosario o altre preghiere, digiunare il sabato, ecc.
100. Tutto questo è mirabilmente utile alla conversione di un peccatore, anche indurito. Se tu
che leggi fossi uno di questi, se avessi pure un piede sull'abisso, io ti consiglio queste pratiche,
ma a condizione che tu compia tali buone opere con l'intenzione di ottenere da Dio, per
intercessione della Vergine Santa, la grazia della contrizione e del perdono dei tuoi peccati e
per vincere le tue cattive abitudini, e non per rimanere pigramente nello stato di peccato,
resistendo ai rimorsi di coscienza, all'esempio di Gesù Cristo e dei santi e agli insegnamenti del
santo Vangelo.
101. I devoti incostanti sono coloro che manifestano devozione alla Santa Vergine solo a
intervalli e in modo volubile: ora sono fervorosi e ora tiepidi; ora sembrano pronti a tutto per
servirla e poco dopo non sono più gli stessi. A un momento vorrebbero abbracciare tutte le
pratiche di devozione alla Santa Vergine, dare il nome a tutte le confraternite, e poi non ne
praticano per nulla le regole con fedeltà; cambiano come la luna, e Maria li mette sotto i suoi
piedi come questa, perché sono instabili e non meritano di essere posti tra i servitori di questa
Vergine fedele, i quali invece hanno come divisa la fedeltà e la costanza. Piuttosto che caricarsi
di tante preghiere e pratiche di devozione, è meglio farne poche con amore e perseveranza,
resistendo al mondo, al demonio e alla carne.
102. Vi sono altri falsi devoti della Vergine Santa che sono gli ipocriti. Questi coprono i loro
peccati e le cattive abitudini sotto il manto di questa Vergine fedele, per apparire agli occhi
degli altri diversi da quello che sono.
103. Un'altra categoria sono i devoti interessati, i quali ricorrono alla Vergine Santa solo per
vincere qualche processo, o per evitare un pericolo, guarire da una malattia, o per qualche
altro bisogno di questo genere; senza queste circostanze la dimenticherebbero. Gli uni e gli
altri sono falsi devoti, senza valore davanti a Dio e alla sua santa Madre.
104. Facciamo dunque bene attenzione per non essere nel numero dei devoti critici, che non
credono a nulla e criticano tutto; né dei devoti scrupolosi, che temono di essere troppo devoti
della Santa Vergine in rapporto a Gesù Cristo; né dei devoti esteriori, che fanno consistere
tutta la devozione in pratiche esteriori; né dei devoti presuntuosi, che con il pretesto della loro
falsa devozione alla Santa Vergine marciscono nel peccato; né dei devoti incostanti, che
cambiano con leggerezza le loro pratiche di devozione, o alla prima tentazione le abbandonano
del tutto; né dei devoti ipocriti, che si iscrivono alle confraternite e portano le insegne della
Vergine Santa per farsi credere buoni; né infine dei devoti interessati, che ricorrono alla
Vergine Santa solo per essere liberati dai mali del corpo, o per ottenere dei beni temporali.
105. Dopo aver smascherato e condannato le false devozioni alla Santa Vergine, bisogna ora
brevemente descrivere quella vera, che invece è:
1°.
interiore;
2°. tenera;
3°. santa;
4°. costante;
5°. disinteressata.
2°. tenera;
3°. santa;
4°. costante;
5°. disinteressata.
106.
In primo luogo, una vera devozione alla Santa Vergine è interiore,
cioè proviene dallo
spirito e dal cuore e deriva dalla stima che si ha per la Santa Vergine, dalla profonda
consapevolezza delle sue grandezze e dall'amore che le si porta.
107. In secondo luogo, una devozione vera è tenera, cioè piena di fiducia nella Santa Vergine,
come quella di un bambino nei confronti della sua buona mamma. Questo fa sì che un'anima
ricorra a Maria e per tutti i propri bisogni, del corpo e dello spirito, con molta semplicità,
confidenza e tenerezza; in ogni momento, in ogni luogo e per tutto, l'anima invoca l'aiuto della
sua buona Madre: nei dubbi, per essere illuminata; negli smarrimenti, per ritrovare il
cammino; nelle tentazioni, per essere sostenuta; nelle debolezze, per essere rinvigorita; nelle
cadute, per essere rialzata; negli scoraggiamenti, per essere rincuorata; negli scrupoli, per
esserne liberata; nelle croci, nelle fatiche e contrarietà della vita, per essere consolata. In ogni
sorta di mali, del corpo e dello spirito, Maria è il suo soccorso ordinario, senza timore che
questa buona Madre si senta disturbata, o che Gesù Cristo ne sia dispiaciuto.
108. In terzo luogo, la vera devozione alla Santa Vergine è santa, cioè deve condurre un'anima
a evitare il peccato e a imitare le virtù della Vergine Santa, in particolare la sua umiltà
profonda, la viva fede, l'obbedienza cieca, la continua orazione, la mortificazione universale, la
purezza divina, l'ardente carità, la pazienza eroica, l'angelica dolcezza e la sapienza divina.
Sono queste le dieci principali virtù della Vergine Santa.
109. In quarto luogo, la vera devozione alla Santa Vergine è costante. Essa stabilizza l'anima
nel bene e la conduce a non abbandonare con facilità le sue pratiche di devozione. La rende
coraggiosa nell'opporsi al mondo, con le sue mode e principi, alla carne, con le sue molestie e
passioni, al demonio, con le sue tentazioni. In questo modo una persona veramente devota
della Vergine Santa non è per nulla volubile, né afflitta, ne scrupolosa o timorosa. Non è che
non cada, o che non possa a volte cambiare nelle espressioni sensibili della sua devozione; ma
se cade, si rialza, tendendo la mano alla sua buona Madre; se perde ogni gusto, o diviene
insensibile, non se ne dà pena: il giusto vive di fede, e il fedele devoto di Maria vive della fede
di Gesù e di Maria e non dell'emozione sensibile del corpo.
110. In quinto luogo, la vera devozione alla Santa Vergine è disinteressata, cioè ispira ad
un'anima di non cercare se stessa, ma Dio solo, nella sua santa Madre. Un autentico devoto di
Maria non serve questa augusta Regina con intenzione di lucro e di interesse, né per un
proprio vantaggio, temporale o eterno, corporale o spirituale, ma unicamente perché ella
merita di essere servita, e in lei Dio solo. Precisamente, non ama Maria perché gli fa del bene,
o perché spera di averne da lei, ma perché ella è degna di essere amata. Per questo egli la
ama e la serve fedelmente, sia quando non prova gusto sensibile o si sente nell'aridità, sia
quando ne gusta la dolcezza e il fervore sensibile; la ama allo stesso modo sul Calvario e alle
nozze di Cana. Oh! com'è gradito e prezioso agli occhi di Dio e della sua santa Madre, il devoto
di lei che non ricerca per nulla se stesso nei servizi che rende. Ma com’è raro trovarne oggi! Ed
è perché non sia più così raro, che ho preso carta e penna per mettere per iscritto ciò che ho
insegnato con frutto, in pubblico e in privato, nelle missioni che ho predicato durante parecchi
anni.
spirito e dal cuore e deriva dalla stima che si ha per la Santa Vergine, dalla profonda
consapevolezza delle sue grandezze e dall'amore che le si porta.
107. In secondo luogo, una devozione vera è tenera, cioè piena di fiducia nella Santa Vergine,
come quella di un bambino nei confronti della sua buona mamma. Questo fa sì che un'anima
ricorra a Maria e per tutti i propri bisogni, del corpo e dello spirito, con molta semplicità,
confidenza e tenerezza; in ogni momento, in ogni luogo e per tutto, l'anima invoca l'aiuto della
sua buona Madre: nei dubbi, per essere illuminata; negli smarrimenti, per ritrovare il
cammino; nelle tentazioni, per essere sostenuta; nelle debolezze, per essere rinvigorita; nelle
cadute, per essere rialzata; negli scoraggiamenti, per essere rincuorata; negli scrupoli, per
esserne liberata; nelle croci, nelle fatiche e contrarietà della vita, per essere consolata. In ogni
sorta di mali, del corpo e dello spirito, Maria è il suo soccorso ordinario, senza timore che
questa buona Madre si senta disturbata, o che Gesù Cristo ne sia dispiaciuto.
108. In terzo luogo, la vera devozione alla Santa Vergine è santa, cioè deve condurre un'anima
a evitare il peccato e a imitare le virtù della Vergine Santa, in particolare la sua umiltà
profonda, la viva fede, l'obbedienza cieca, la continua orazione, la mortificazione universale, la
purezza divina, l'ardente carità, la pazienza eroica, l'angelica dolcezza e la sapienza divina.
Sono queste le dieci principali virtù della Vergine Santa.
109. In quarto luogo, la vera devozione alla Santa Vergine è costante. Essa stabilizza l'anima
nel bene e la conduce a non abbandonare con facilità le sue pratiche di devozione. La rende
coraggiosa nell'opporsi al mondo, con le sue mode e principi, alla carne, con le sue molestie e
passioni, al demonio, con le sue tentazioni. In questo modo una persona veramente devota
della Vergine Santa non è per nulla volubile, né afflitta, ne scrupolosa o timorosa. Non è che
non cada, o che non possa a volte cambiare nelle espressioni sensibili della sua devozione; ma
se cade, si rialza, tendendo la mano alla sua buona Madre; se perde ogni gusto, o diviene
insensibile, non se ne dà pena: il giusto vive di fede, e il fedele devoto di Maria vive della fede
di Gesù e di Maria e non dell'emozione sensibile del corpo.
110. In quinto luogo, la vera devozione alla Santa Vergine è disinteressata, cioè ispira ad
un'anima di non cercare se stessa, ma Dio solo, nella sua santa Madre. Un autentico devoto di
Maria non serve questa augusta Regina con intenzione di lucro e di interesse, né per un
proprio vantaggio, temporale o eterno, corporale o spirituale, ma unicamente perché ella
merita di essere servita, e in lei Dio solo. Precisamente, non ama Maria perché gli fa del bene,
o perché spera di averne da lei, ma perché ella è degna di essere amata. Per questo egli la
ama e la serve fedelmente, sia quando non prova gusto sensibile o si sente nell'aridità, sia
quando ne gusta la dolcezza e il fervore sensibile; la ama allo stesso modo sul Calvario e alle
nozze di Cana. Oh! com'è gradito e prezioso agli occhi di Dio e della sua santa Madre, il devoto
di lei che non ricerca per nulla se stesso nei servizi che rende. Ma com’è raro trovarne oggi! Ed
è perché non sia più così raro, che ho preso carta e penna per mettere per iscritto ciò che ho
insegnato con frutto, in pubblico e in privato, nelle missioni che ho predicato durante parecchi
anni.